Domande di riconoscimento del titolo estero: azione avverso il silenzio.
Pubblicato in Lavoro

Molti docenti hanno inoltrato al Ministero competente l’apposita domanda di riconoscimento del titolo, sia relativo alla materia, sia alla specializzazione sul sostegno, conseguito all’estero ai sensi della direttiva della direttiva 2013/55/U.

Tuttavia, a fronte dell’inoltro dell’istanza di riconoscimento, non è seguita alcuna risposta da parte del Ministero che di fatto continua a serbare un illegittimo silenzio. È noto difatti che il silenzio della pubblica amministrazione è un comportamento inerte che si manifesta a fronte di uno specifico obbligo di provvedere, di emanare un atto e di concludere il procedimento con l’adozione di un provvedimento espresso.

Nel caso di specie si è dinanzi a un silenzio c.d. inadempimento, in quanto collegato ad un specifico obbligo a carico della P.A. di provvedere in ordine all’adozione dell’atto finale.

A parere dello studio è possibile, per coloro che non abbiano ricevuto una risposta espressa all’istanza, presentare, fintanto che perdura l’inadempimento e, comunque, non oltre un anno dalla scadenza del termine di conclusione del procedimento, apposita azione giudiziale ex art. 117 cpa al fine di ottenere un provvedimento giudiziale che imponga al Ministero di pronunciarsi sulle istanze inevase.

In merito alla tipologia di ricorso da intraprendere lo studio consiglia l’azione di natura individuale in luogo dell’azione di tipo collettivo in quanto si intende evitare possibili pronunce di inammissibilità scaturenti da conflitti di posizione con gli ulteriori ricorrenti, anche potenziali e sopravvenuti, alla luce degli orientamenti giurisprudenziali in tema di inammissibilità dei ricorsi in presenza di posizioni non omogenee (nel caso di specie anche la mera presentazione delle istanze da parte Vostra in differenti date o il tipo di abilitazione conseguita potrebbe dar vita, a parere di chi scrive, ad una pronuncia di inammissibilità) dettata in alcuni casi da eventuali dinieghi o accoglimenti dell’istanza intervenuti nelle more e in modo differente per i ricorrenti.

Trattasi di un'azione volta all'ottenimento di una risposta, sub specie di provvedimento, espressa da parte del Ministero competente che dunque potrà avere contenuto positivo (dunque di riconoscimento) ovvero negativo (diniego al riconoscimento). 

Per aderire all'azion clicca qui 

Esclusione dagli elenchi aggiuntivi delle GPS dei docenti abilitati all’estero in attesa di ricevere il provvedimento di riconoscimento del titolo.
Pubblicato in Istruzione

L’O.M. 60/2020, recante “Procedure di istituzione delle graduatorie provinciali e di istituto”, ha disciplinato, all’art. 10, i c.d. elenchi aggiuntivi.

In particolare la predetta disposizione ha previsto la possibilità, nelle more della ricostituzione delle GPS, per i soggetti in possesso di un titolo di abilitazione o di specializzazione sul sostegno conseguito entro il 31 luglio 2021 di richiedere l’inserimento negli elenchi aggiuntivi di tali graduatorie.

I docenti che hanno conseguito il titolo all’estero, al fine della spendibilità del proprio titolo hanno, come noto, l’onere di avanzare istanza di riconoscimento al Ministero competente.

Diversi docenti in possesso di titolo estero conseguito prima del 31 luglio e che hanno inoltrato apposita istanza di riconoscimento dello stesso al Ministero, hanno partecipato alla procedura di inserimento nella prima fascia degli elenchi aggiuntivi delle GPS, hanno tuttavia ricevuto la notizia della loro imminente esclusione dalle stesse. Conseguentemente si ritiene che anche i docenti abilitati all’estero che si attiveranno ai fini della presentazione della domanda (il cui termine di presentazione scade il 21 agosto) non si vedranno riconosciuta la possibilità di essere inseriti in I fascia.

Tali soggetti hanno partecipato alla procedura in questione in virtù dell’art. 7, punto 4, lett. e) dell’O.M. 60/2020, disposizione richiamata dagli atti amministrativi relativi allo svolgimento della procedura di inserimento negli elenchi aggiuntivi delle GPS nonché dallo stesso decreto di istituzione degli elenchi aggiuntivi.

Il modus operandi dell’Amministrazione è a nostro avviso illegittimo, in primis perché male interpreta la normativa ed altresì perché appare discriminatoria nei confronti di quanti non hanno avuto modo di partecipare alla procedura di inserimento nella prima fascia delle GPS indetta l’anno scorso.

Per coloro che versano in tale situazione lo studio si attiverà per una consulenza ad hoc e per valutare la possibilità di avanzare un ricorso al fine di richiedere l’inserimento nella I fascia degli elenchi aggiuntivi delle GPS e/o annullare le note di depennamento.

Specializzazioni mediche e diritto alla giusta remunerazione
Pubblicato in Altri diritti

La vicenda degli ex specializzandi risale agli anni ’80, quando furono promulgate le direttive europee 75/362/CEE, 75/363/CEE e 82/76/CEE che imponevano agli Stati membri di corrispondere il giusto compenso 

L'accesso agli atti di gara: caratteri di specialità e aspetti problematici nel nuovo Codice dei Contratti pubblici
Pubblicato in Altri diritti

Il Dlgs 18 aprile 2016 n. 50 ci porterà a riscrivere alcune pagine sull’accesso agli atti nei contratti pubblici, 

Separazione consensuale e divorzio congiunto: le nuove vie introdotte dalla L. n. 162/2014 e il c.d. “Divorzio breve”
Pubblicato in Altri diritti

Con il d.l. 132/14 convertito in L. 162/14 e con la L. 55/15 i procedimenti previsti per le separazioni personali dei coniugi e lo scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio hanno subito un radicale mutamento sia nelle modalità che nei tempi.

Incertezza delle regole e competitività: il punto dell’AIPDA al convegno nazionale di Napoli
Pubblicato in Altri diritti

Il capoluogo partenopeo torna ad assumere il ruolo di capitale del diritto: l’Associazione italiana dei Professori di Diritto Amministrativo si è riunita nei giorni 3 e 4 ottobre nel Dipartimento dell’Università degli Studi Federico II per proseguire il suo ciclo di incontri su una tematica quanto mai rilevante, ossia  l’incertezza delle regole.

D.l. 90 del 2014 “Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari”
Pubblicato in Altri diritti

Approfondimento ed analisi sul tema dell'ultimo DL del Governo Renzi: critiche costruttive ed auspici di miglioramento in sede di conversione a margine del Convegno tenutosi presso l’Università degli Studi di “Roma Tre”. Focus sulle novità introdotte sulla Giustizia Amministrativa.

CHI DI TEST FERISCE DI TEST PERISCE
Pubblicato in Editoriale
Giovedì, 13 Marzo 2014 20:50

CHI DI TEST FERISCE DI TEST PERISCE

L’INVALSI, di cui si è già trattato in un recente articolo della nostra rivista (http://www.lavocedeldiritto.it/index.php/altri-diritti/item/652-invalsi-il-problema-della-valutazione-dei-valutatori), è un istituto che produce test temuti da studenti e professori ma che non è esente da problemi di “valutazione”.

INVALSI, IL PROBLEMA DELLA “VALUTAZIONE DEI VALUTATORI”
Pubblicato in Altri diritti

L’INVALSI è l’istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione, che da sempre effettua le verifiche sulle conoscenze degli studenti, predispone i testi delle nuove prove scritte a carattere nazionale per l’esame di Stato degli studenti e comunque, come predetto, è nota alle cronache per i suoi test che valutano i vari livelli di apprendimento in tutta l’istruzione italiana. Ma chi si occupa di valutare i valutatori?

Abilitati e abilitandi nei PAS: si può entrare nelle graduatorie ad esaurimento?
Pubblicato in Istruzione

Gli organi di informazione, in questi giorni, hanno riferito di un’importante vittoria al Consiglio di Stato, tuttavia travisando, in parte, il significato giuridico della vicenda. La notizia riporta un ricorso vinto per circa 800 precari della Scuola che chiedevano di essere ammessi alle graduatorie “ufficiali”.