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Altri diritti
Sabato, 25 Ottobre 2014 12:19
Social network e sostituzione di persona. Riflessioni a margine della pronuncia della Suprema Corte n. 25774 del 16 giugno 2014
1.Il caso
Con sentenza n. 25774 del 16 giugno 2014, la V Sezione penale della Corte di Cassazione ha definitivamente condannato per il delitto di sostituzione di persona di cui all’art. 494 c.p. un soggetto che, avendo creato su un social network un falso account utilizzando il nome e l’immagine di un’altra persona, del tutto ignara dell’accaduto ed ascrivendo alla stessa una descrizione degradante, comunicava con gli altri utenti evidentemente inducendoli in errore sull’identità del loro interlocutore.