Intervista al Cons. della Corte di Cassazione Lucia Tria. Azione ex art. 2932 c.c. e azione di accertamento del contratto concluso. Emendatio o mutatio della domanda? Una questione “storica” rimessa alle Sezioni Unite
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La Sezione Seconda della Suprema Corte, con l’ordinanza interlocutoria n. 2096 del 30/01/14, ha rimesso gli atti al Primo Presidente per l’eventuale assegnazione alle Sezioni Unite di un ricorso che ha interessato una questione oggetto di un risalente contrasto giurisprudenziale. Si tratta del dibattuto problema relativo alla possibilità di integrare successivamente all’udienza di cui all’art. 183 c.p.c. la domanda relativa all’esperimento di un’azione ex art. 2932 c.c.. Ci si chiede, in particolare, se unitamente alla domanda costitutiva principale articolata nell’atto di citazione introduttivo sia possibile formulare nel corso del giudizio una subordinata con la quale richiedere l’accertamento degli effetti reali del contratto di compravendita riqualificando il negozio in oggetto come un contratto definitivo anziché preliminare. Il punto controverso sta nella qualificazione di un intervento di tal genere, ossia nello statuire se esso integri un’emendatio libelli, come tale ammissibile, o se invece esso costituisca un’inammissibile mutatio libelli volta ad introdurre una domanda nuova.

Nel vortice del cambiamento: le novità del ddl sulla riforma del processo civile
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In un clima ispirato a mettere sul tavolo le “cose concrete” e dove il terreno di discussione per la maggioranza del governo Letta va segnando i suoi nuovi confini lungo gli auspicati obiettivi del lavoro e della crescita, è di odierno dibattito anche in seno agli organismi consultivi forensi lo schema di legge delega collegato alla legge di stabilità per il 2014 che prevede la riforma di alcune fasi del processo civile.