Ci sembra doveroso da parte della nostra rivista riportare un contributo scientifico per i soggetti diversamente abili. Da sempre lottiamo come legali per tutelare tali fasce deboli della popolazione e riteniamo che nel caso in esame dei concorsi pubblici, non solo debbano essere garantiti idonei supporti nell’espletamento delle prove, ma debbano essere previste quote riservate aggiuntive per categorie come quella suddetta.
Il nostro percorso giuridico è iniziato nell’anno 2007 assumendo la difesa di una ragazza cieca che aveva partecipato al test di accesso per la facoltà di medicina e chirurgia