La colpa di organizzazione: criteri di imputazione e progressivo ampliamento del novero dei cc.dd. reati presupposto
Il modello di organizzazione, gestione e controllo può ben definirsi come il sistema, interno all'azienda o all'ente, che mira a impedire o contrastare la commissione dei reati, sanzionati dal D.lgs 231/01, da parte degli "apicali" o dei "sottoposti".
SPECIALI QUESTIONI DI NATURA CIVILISTICA E PENALISTICA NELL’ AMBITO DELLA “RESPONSABILITÀ 231”
Il D.Lgs. n. 231/2001 ha rappresentato, sin dalla sua emanazione, l’“opera giuridica” di riferimento assoluto nell’ambito della gestione dell’ente
DIVIETO DI IMMISTIONE E POSIZIONE DELL’ACCOMANDANTE “INFEDELE”
Nota a sentenza Corte di Cassazione, Sezione I, 6 novembre 2014, n. 23651.
L’imputabilità del reato alla luce della sentenza Thyssenkrupp: intervista al Professor Masucci
«Al cuore del diritto penale dell’impresa vi è un problema di imputazione», un’affermazione decisamente attuale, nonostante siano trascorsi oltre venticinque anni dalla pubblicazione di Cesare Pedrazzi[1]. Nell'ambito del diritto penale economico e del lavoro, infatti, il principio secondo cui ciascuno è chiamato a rispondere del reato per fatto proprio e colpevole si sgretola dinnanzi alla spersonalizzazione dell'organizzazione e dell'attività d'impresa.